Chi ha inventato il cappuccino?
Per tanti italiani rappresenta un’abitudine irrinunciabile a colazione, mentre gli stranieri lo bevono a qualsiasi ora del giorno: il cappuccino è amato da persone di tutte le età.
Non tutti conoscono però la storia e le origini di questa bevanda che nasce dall’unione di crema di latte e caffè espresso e che si contraddistingue per la sua schiuma soffice e compatta.
Scopriamo insieme curiosità e aneddoti sull’invenzione del cappuccino e sulla sua successiva diffusione.
Cappuccino: storia e origini
Sull’invenzione del cappuccino circolano diverse storie e leggende, come per la maggior parte delle ricette tradizionali. Le più accreditate sono tre e non vedono l’Italia come luogo origine della bevanda.
Le origini del cappuccino sono collocate temporalmente intorno al XVII secolo, quando si comincia a diffondere il caffè in tutta Europa. La prima leggenda vuole che a inventare il cappuccino sia stato Marco da Aviano, un frate cappuccino che nel 1963 venne inviato dal Papa a Vienna per convincere le potenze europee a coalizzarsi contro i Turchi.
Arrivato nella città austriaca, gli venne offerto un caffè ma aveva un sapore troppo forte e chiese allora di poterlo bere con l’aggiunta di qualche altro ingrediente. Il frate ricevette del latte che, oltre ad addolcire il caffè, gli conferì un colore che si avvicinava molto alla sua tonaca. A quel punto, pare che un cameriere abbia esclamato “Kapuziner!” nel vedere l’intruglio.
La seconda leggenda è ambientata nello stesso anno e vede come protagoniste le truppe turche che, in fuga dal proprio accampamento, lasciarono dei sacchi di caffè abbandonati. Le truppe viennesi recuperarono il bottino e, volendo mitigare il sapore troppo deciso del caffè, vi aggiunsero latte e miele, dando origine a una nuova bevanda.
Per altri, il cappuccino ha avuto origine nella caffetteria di uno di questi soldati austriaci, Franciszek Jerzy Kulczycki, che fu il primo a servire una bevanda con latte e caffè a Vienna.
Pare che poi da Vienna l’uso della bevanda si sia tramandato alla città di Trieste e, quindi, si sia diffuso a macchia d’olio nel nostro Paese.
Cappuccino: significato del nome
Le origini del nome sono facilmente identificabili, visto che una delle leggende vuole che sia stato un frate cappuccino a mescolare per primo latte e caffè.
L’altro significato attribuito al nome della bevanda è dato dal colore della miscela di latte e caffè, molto simile a quello della tonaca dei frati cappuccini.
Indipendentemente dal nome, possiamo affermare con certezza che, anche se in origine il cappuccino era più un latte e caffè o un latte macchiato, oggi è la bevanda italiana preferita per la colazione, al bar o a casa.
Come fare un buon cappuccino
La ricetta del cappuccino prevede 25 ml di caffè espresso a cui viene aggiunta una crema di latte composta da 100 o 125 ml di latte vaccino intero.
Negli anni, la composizione si è adattata ai gusti e alle esigenze dei consumatori.
Oggi è molto facile trovare almeno una proposta di cappuccino preparato con latte vegetale, oppure con caffè decaffeinato o con orzo al posto dell’espresso.
La stessa presentazione del cappuccino è stata leggermente modificata per dare libero sfogo alle varie tecniche di latte art, con decorazioni in superficie.
Per un cappuccino alternativo, veloce e comodo da preparare a casa in qualsiasi momento della giornata, Orzo Bimbo propone il cappuccino d’orzo solubile, senza caffeina e adatto a tutti.