Bevanda al ginseng: tutto quello che c’è da sapere
Il ginseng è una pianta che viene usata per realizzare bevande. La bevanda al ginseng è considerata una valida alternativa al caffè perché riesce a combinare gusto e vigore ma senza contenere caffeina.
Scopriamo con cosa è fatta la bevanda al ginseng, come è possibile consumarla e quali sono i prodotti a base di ginseng da tenere sempre in casa.
Ginseng: da dove viene?
Il ginseng è una radice molto usata soprattutto in Asia, dove si assume da secoli in varie forme. Coltivarlo non è molto semplice, poiché ha bisogno di condizioni climatiche particolari, il 70% del ginseng consumato nel mondo viene da Cina e Corea del Sud.
Secondo antiche leggende, questa pianta aveva il dono di aiutare a conseguire l’immortalità. Molto usato anche nella medicina tradizionale cinese, il ginseng viene consumato soprattutto sotto forma di infuso o bevanda ma c’è anche chi lo assume in capsule o estratto.
In Italia la bevanda al ginseng si è diffusa intorno agli anni Duemila, dall’Asia, e ancora oggi siamo la nazione che ne fa un uso maggiore. Rappresenta un incontro tra due culture: quella orientale e quella occidentale, che ha dato vita a una bevanda ancora oggi tra le più richieste.
Ginseng bevanda: gli ingredienti
La bevanda è sicuramente una delle modalità di consumo più comuni del ginseng, soprattutto al bar. Questa bevanda viene spesso chiamata “caffè al ginseng” perché, in genere, nella miscela c’è anche il caffè.
La prima ricetta di bevanda al ginseng comprendeva zucchero, sciroppo di glucosio, grasso di palma idrogenato, caffè solubile, estratto di ginseng, aromi e addensanti vari. Un mix di ingredienti nato per mascherare il gusto amaro del ginseng e rendere la bevanda più simile a un cappuccino.
La bevanda al ginseng che ordiniamo oggi al bar in genere contiene principalmente quattro ingredienti: estratto di ginseng, caffè solubile, crema di latte in polvere e zucchero o altri elementi dolcificanti. Ognuno di questi ingredienti è contenuto in quantità variabili, a seconda del tipo di bevanda. L’estratto secco di ginseng è puro e proviene dalla radice.
Va da sé che in una bevanda al ginseng con una percentuale consistente di caffè, sia presente anche una buona dose di caffeina.
Tieni inoltre presente che la bevanda al ginseng con molto zucchero può essere dannosa per chi soffre di diabete o chi deve seguire una dieta ipocalorica.
Come preparare la bevanda ginseng a casa?
La bevanda al ginseng può essere preparata anche a casa, dosando gli ingredienti secondo i propri gusti. Basta versare mezzo cucchiaino di estratto di radice di ginseng in 70 ml di latte caldo, mescolare e aggiungere un caffè espresso. Dolcificare a piacere con zucchero o altri dolcificanti.
Chi preferisce una bevanda al ginseng senza caffè può sostituire l’espresso con una tazzina di orzo, in modo da avere tutto il gusto del ginseng senza caffeina.
Una soluzione ancora più pratica è rappresentata dalle capsule orzo e ginseng Orzo Bimbo, compatibili con macchine Nespresso e perfette da gustare in qualsiasi momento della giornata.
Chi non può bere il ginseng?
Nella versione tradizionale, il ginseng viene preparato con il caffè espresso, quindi, anche se in dosi minime, la bevanda contiene caffeina. Vale a dire che non possono berla tutti coloro che non tollerano questa sostanza: donne in gravidanza, donne che allattano, anziani, bambini, persone che soffrono di ipertensione e anche chi ha problemi di gastrite e colon irritabile.
In questi casi, meglio preferire una bevanda al ginseng con orzo, per una ricarica di gusto senza caffeina. Le persone intolleranti al lattosio possono utilizzare una bevanda vegetale al posto del latte.
Bevanda al ginseng: le controindicazioni
La bevanda al ginseng è un sostituto del caffè e nella versione senza caffeina non ha particolari controindicazioni. Come per la maggior parte degli alimenti e delle bevande, è sempre bene non abusarne, soprattutto se si usa berla molto zuccherata.
La dose giusta è di 3-4 tazzine nell’arco della giornata, tenendo presente che il ginseng ha effetti stimolanti e, se assunto in quantità eccessive, si può andare incontro ad agitazione e mal di testa.